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“Esercizi di fantastica” per volare con l’immaginazione

26 Agosto 2023

Carola Fasana

Lo sfondo grigio. Tre personaggi vestiti tutti di grigio ripetono la routine quotidiana in modo monotono in una casa tutta grigia con le finestre categoricamente chiuse. Si siedono, fanno colazione con gesti automatici, non si guardano tra di loro e non guardano il mondo. Prendono i telefoni e vi si immergono completamente. Uno di loro esce, probabilmente per andare al lavoro, mentre gli altri due continuano a fissare lo schermo. Poi ad un certo punto qualcosa di sorprendente accade: una farfalla fucsia riesce a penetrare le barriere e ad entrare in casa. La farfalla vola sopra le loro teste, volteggia davanti a loro libera e leggera. Seguono con il movimento degli occhi le piroette aeree di questo essere che non sanno cosa sia. Lo inquadrano con il telefono e scoprono che si tratta di una “butterfly”! “Butterfly!” ripetono estasiati.

 

 

La curiosità con le sembianze di un colore con le ali ha fatto il suo ingresso in questa realtà grigia. Mettono via i telefoni e la seguono in una danza altrettanto libera e leggera. Quando rientra il terzo personaggio, aprono la finestra e gli comunicano la loro scoperta da bambini: “butterfly!” Con questa unica parola gli stanno rivelando che fuori dalle  finestre c’è il mondo ed è variopinto, divertente e incredibile. Ma lui non è pronto per ora ad accettare una rivelazione così grande che sovverte il loro piccolo mondo conosciuto. “No butterfly!” Afferma richiudendo subito la finestra. Ma la curiosità una volta che entra nell’animo di un bambino non può essere fermata! Quindi i due escono avventurandosi nel “fuori” per cercare la loro visione di farfalla.

 

 

Attraverso le vicende dei personaggi,  la casa di legno si trasforma prima in un’altalena, poi in uno scivolo, poi in banchi di scuola, i pannelli del tetto in ali da farfalla. Alla fine, quando anche il terzo personaggio riconosce l’esistenza della farfalla, la scenografia grigia esplode in un tripudio di colore.

 

 

Uno spettacolo che parla alla nostra parte sognatrice seppellita in profondità attraverso una narrazione realizzata non da parole ma da danza, mimo e performance. Il pubblico è rapito dalla storia: i bambini seguono la vicenda con le pupille sbarrate e trattenendo il fiato, mentre gli adulti, spinti dalla loro parte infantile, rincorrono le immagini e le suggestioni createsi davanti al loro sguardo. Non è il solito spettacolo da bambini che vuole semplicemente suscitare le loro risate ma intende, proprio sulla scia di Fantastica di Gianni Rodari, aprire porte nel prolifico mondo della fantasia e lasciare libero lo spettatore di varcarne una a sua scelta.