Sarà un festival serale quello che vi aspetta ad Arzo dal 22 al 25 agosto 2024, con una programmazione che prenderà inizio, ogni giorno, a partire dal tardo pomeriggio.

 

Ma sarà come sempre, e più che mai, un festival per tutti, dagli adulti, ai giovani, ai piccoli, ai piccolissimi: la collaborazione con la compagnia Baracca Testoni ragazzi porterà infatti ad Arzo, in più appuntamenti, spettacoli teatrali per spettatori di 0-5 anni.

 

La sera, il tramonto, la notte, saranno i momenti che ci vedranno insieme, in una nuova proposta, progettata per evitare le alte temperature estive, ma che vuole essere anche una possibilità di scoperta di tempi nuovi. Da questa tensione doppia, nasce la frase talismano dell’edizione, Inarrestabile è la notte. La sera sarà il nostro spazio fertile e generativo, il nostro momento di incontro e riflessione continua.

 

Nell’attesa, vi ricordiamo la possibilità di iscrivervi alla newsletter e l’importanza di associarvi, un contributo per il festival sempre più prezioso: è possibile diventare sociə del Festival versando un importo minimo di fr. 50.—, sul conto corrente postale intestato a Associazione Festival di narrazione (maggiori info).

Ai soci del Festival sarà garantita una riduzione sui prezzi dei biglietti e degli abbonamenti.

Fabbrica di Ospitalità al Festival di narrazione di Arzo

22.08.2024 dalle 17:30 alle 21:00

Adulti

Arzo - Fabbrica di Ospitalità

“Gli stati occidentali stanno barricando. Mari, deserti, valichi e strade si sono trasformati in sinistre barriere o addirittura in cimiteri. La tragedia accade ovunque, anche vicino a noi. La città contemporanea non è un luogo di rifugio, ma di rifiuto.

La libertà di movimento è un diritto fondamentale. La terra di una persona è dove sono i suoi piedi. Affrontiamo le attuali condizioni poco accoglienti offrendo un’alternativa: l’ospitalità. L'ospitalità è una relazione incondizionata tra un ospite e un ospitante, che prevede lo scambio di gesti materiali e immateriali.

L'ospitalità richiede di incontrare persone per lavorare con loro, per evidenziare la situazione reale in cui vivono e per agire.

Questo progetto non è possibile senza gli abitanti. Come architetti, siamo responsabili di un processo sociale essenziale per l’emergere di luoghi abitati. LAVORARE CON significa immaginare e costruire insieme per proporre qualcosa di nuovo.

Nelle nostre città i migranti vengono braccati, respinti e rinchiusi. Coloro che alla fine attraversano il confine vengono raggruppati in campi ufficiali o non ufficiali. Questi dispositivi architettonici alienano, isolano ed escludono. Lavoriamo per EVIDENZIARE queste condizioni di vita.

Consideriamo l’architettura innanzitutto come un’arte politica fatta con gli abitanti. È così che cerchiamo di AGIRE.

Nell’autunno 2023 noi, studenti e docenti dello studio Lacaille-Ayoub (Accademia di Architettura di Mendrisio), abbiamo creato l’associazione Fabbrica di Ospitalità”.

Al Festival di narrazione di Arzo, Fabbrica di Ospitalità espone i disegni dei modelli creati con gli abitanti e le loro storie e condivide le diverse narrazioni che ha raccolto fino ad ora.

L’intento è quello di rendere visibile ciò che quotidianamente si trova sotto ai nostri occhi, ma che non sempre riusciamo a percepire. Una narrazione, quella dell’ospitalità, che si fa anche denuncia nell’installazione di una stanza in scala 1:1 di uno dei centri d’accoglienza analizzato durante il semestre accademico.

 

La Fabbrica di Ospitalità ad Arzo è aperta tutti i giorni del Festival dalle 17:30 alle 21:00