Il Festival internazionale di narrazione di Arzo compie venticinque anni e torna dal 21 al 24 agosto 2025 con una nuova edizione serale tutta da scoprire.

 

Mondi che ci attraversano è il titolo che ci accompagna quest’anno: un invito ad accogliere storie, voci ed esperienze che ci raggiungono da luoghi e vissuti diversi, trasformandosi in incontri, ascolto e comunità.

 

Quattro giorni di teatro, musica e parole che si intrecciano tra piazze, corti e giardini, sotto il cielo di fine estate. Un festival pensato per tutte e tutti: adulti, bambine e bambini, viandanti curiosi e chiunque desideri condividere il piacere dell’ascolto e della narrazione.

 

I biglietti e gli abbonamenti si possono acquistare su biglietteria.ch

 

Con il pass AG cultura entrata gratuita a tutti gli spettacoli.

 

L’acquisto di un biglietto o di un abbonamento consente l’accesso gratuito ai mezzi pubblici per tutto il Ticino.

 

Nell’attesa, vi ricordiamo l’importanza di associarvi, un contributo per il festival sempre più prezioso: è possibile diventare sociə del Festival versando un importo minimo di fr. 50.—, sul conto corrente postale intestato ad Associazione Festival di narrazione (maggiori info).

Tra testimonianza e rappresentazione: due percorsi artistici a confronto

Con Nicola Borghesi e Tindaro Granata. Modera Elisabeth Sassi

22.08.2025 18:30

Per tutti

Arzo - Corte dei Miracoli

Nicola Borghesi con La Zona blu. Una lettura di appunti dai confini dell’Europa porta in scena i suoi appunti scritti a bordo della Sea-Watch 5, durante una missione di soccorso nel Mediterraneo centrale, accompagnati da immagini originali girate sulla nave. Attraverso il filtro dell’esperienza diretta, Borghesi dà voce allo stupore, al disagio e alla complessità del presente, offrendo al pubblico una testimonianza sincera e toccante dalla “zona blu” del Mediterraneo.

Tindaro Granata con Vorrei una voce restituisce il suo lavoro nella Casa Circondariale di Messina. Il lavoro intreccia il racconto autobiografico dell’autore con la sua esperienza di laboratorio teatrale carcerario con le detenute: al centro, le canzoni di Mina, una forma di libertà espressiva che ha permesso a donne private della libertà di riscoprire la propria voce interiore.  

Nel corso dell’incontro, i due artisti incontrano il pubblico per una riflessione comune sulla ricerca umana e artistica da cui sono nati i due lavori presentati al festival. Modera Elisabeth Sassi, redattrice culturale, drammaturga e autrice indipendente.