Perché noi siamo assembramento.
Il Festival di Arzo, per sua natura, è indisciplinato e non ama le distanze: irrompe
e abita gli spazi pubblici e privati di quel piccolo paese che, con gentilezza ed
entusiasmo, da vent’anni lo ospita tra le sue vie, le sue corti, i suoi giardini, nella
sua piazza. È una piccola festa collettiva che vuole essere di tutti: bambini e pensieri, anziani e giochi, adulti e musica, storie e corpi.
Quest’anno (anche) il Festival avrebbe dovuto svolgersi in modo più controllato e regolato. Non c’è riuscito. E allora per riempire, almeno un poco, il silenzio rimasto ecco una piccola rassegna sonora: ASSEMBRA/MENTI. Qui soggettività tanto diverse quanto complici provano a convocare un piccolo festival di voci e immagini: una fiaba, un manifesto, politiche dell’arte, qualcosa che fa piangere ma anche un po’ sorridere, tre filastrocche, e poi spunti su oggi, ieri, domani, altrove e...chissà.
La rassegna è composta da alcuni podcast diffusi online e amplificati nella piazza di Arzo, il 29 e il 30 agosto, le giornate in cui si sarebbe dovuta svolgere la ventunesima edizione.
La sera di sabato 29 agosto, dalle 21.30, sui muri della piazza di Arzo saranno poi proiettate le immagini delle edizioni passate.
Fortemente immersi e appesantiti dall’oggi abbiamo immaginato una rassegna che si sviluppa in aperta opposizione ai suoi imperativi, e quindi alla necessità di norme e tutele. Abbiamo così provato ad immaginare una rassegna indocile che, in un qualche modo, riprendesse ed evocasse l’intima natura del festival: il pubblico composito delle corti, la simultaneità delle narrazioni, il frammento, la scheggia, in qualche modo la disorganicità. È da quelle suggestioni e da quel desiderio che nasce Assembra/menti, una rassegna di podcast disuguali, senza fili rossi, liberamente e dichiaratamente imprecisa, contaminata, sconclusionata.
Sofia Perissinotto